Napoli sbarca a Bologna, all’Arte Fiera, con ben otto gallerie.
Vediamo nel dettaglio chi sono gli artisti napoletani che rappresenteranno l’arte partenopea:
Cristina Fiorenza, Alessandro Giuliano, Gregorio Botta, Umberto Manzo, Raffaella Mariniello, Luigi Mainolfi, Rosy Rox, Francesco Sena e tanti altri.
Cos’è Arte Fiera?
Una vetrina internazionale dell’arte moderna e contemporanea, la rassegna, nata negli anni ’70, valorizza e promuove l’arte in tutte le sue forme dandone assaggi di opere dei primi anni del Novecento fino alle ultime tendenze. Mille e cinquecento metri quadrati del quartiere fieristico bolognese ospitano 200 gallerie. La fiera è suddivisa in tre settori dedicati all’arte moderna, contemporanea e alle ultime tendenze, con la sezione dedicata alle gallerie di ricerca, con non più di 5 anni di attività, che avvicinano al mercato dell’arte e al collezionismo un pubblico sempre più ampio.
L’intera città è coinvolta in un progetto artistico, fino al 27 febbraio c’è la mostra dal titolo, tratto dall’omonimo romanzo di Italo Calvino, «Se un giorno d’inverno un viaggiatore» a cura di Julia Draganovic.
Le installazioni, di ventidue artisti contemporanei italiani e stranieri, invadono e impacchettano la città e i suoi palazzi storici.
Le più belle degli artisti napoletani sono: una ruota di cristallo della napoletana Rosy Rox che brilla davanti alla Business Lounge dell’Aeroporto Marconi. Il benvenuto della Fiera per tutti i fruitori dell’arte che atterreranno a Bologna è dunque firmato da una brava artista napoletana tra le più interessanti del panorama contemporaneo che con la sua ricerca sull’eros e il corpo tra oriente e occidente affronta una tematica originale e seducente.
«Mi infrangerò nella tua sentenza», questo il titolo dell’opera, è una grande ruota di cristallo che, attraverso un’analisi sulla repressione, crea una congiunzione simbolica tra passato e presente: il passato, che si insinua nel contemporaneo attraverso continui rimandi, ci invita a riflettere sulla condizione del nostro presente.
Il «Totem» di Anna Galtarossa gira allegramente nella Sala Borsa. La scultrice tedesca Silke Rehberg presenta per la prima volta con «Vanishing point» una serie di tre cavalli di terracotta in dimensioni reali nel cortile del museo Medioevale. Marlon de Azambuja impacchetta il portale del cortile della Pinacoteca e tante ancora le opere che hanno come palcoscenico la città bolognese.