Luigi Caruso, trentasettenne di Grazzanise, è deceduto nel centro di rianimazione dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per insufficienza respiratoria grave. L’uomo aggravatosi dopo aver contratto il virus influenzale H1N1, non è riuscito a superare le numerose crisi cardiache sopraggiunte a causa del forte sovraccarico respiratorio.
Il direttore del centro ospedaliero San Leonardo Aniello De Nicola, parla di decesso inaspettato e di numerosi sforzi per salvare la vita di un paziente in giovane età e senza alcuna patologia pregressa. Il Caruso era stato supportato con farmaci e un ventilatore polmonare di ultima generazione. L’uomo era forte fumatore e da qualche tempo assumeva antidepressivi, ma non era da considerarsi “soggetto a rischio“. Il Dottor De Nicola affronta l’argomento dei tanti decessi in Italia e soprattutto in Campania, dove rispetto allo scorso anno, il virus A sembra essere stato sottovalutato dalla popolazione.
Il Professore racconta che Caruso non soffriva di alcuna patologia grave, a differenza di altri pazienti deceduti con il virus H1N1 e, nonostante non sia possesso di dati certi, crede che quest’anno i decessi dovuti a complicanze da influenza A siano aumentati. L’allarmismo eccessivo dello scorso anno, riguardo un’ipotetica pandemia influenzale, ha indotto i cittadini di oggi a sottovalutare sia l’efficacia dei vaccini che i consigli del medico curante e delle istituzioni.
Le raccomandazioni del prof. De Nicola riguardano l’giene come il lavarsi spesso le mani e il contatto con altre persone che potrebbero essere affette dal virus, evitare quindi i luoghi chiusi, non ventilati e sovraffollati.
L’influenza A è una patologia comune che molti contraggono e superano senza problemi, anche se purtroppo qualcuno si aggrava improvvisamente. Il ricovero è necessario e giustificato solo se ci si accorge che, una volta contratta l’influenza, con i sintomi usuali di tosse e febbre alta, passati due giorni, si peggiora sensibilmente arrivando ad una insufficienza respiratoria evidente.
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