Ciò che si temeva è avvenuto, il sindaco di Quarto Sauro Secone, dopo l’incontro avuto in Provincia con il Presidente Cesaro, è tornato a casa con la notizia che nessuno voleva ascoltare: i luoghi per realizzare la nuova discarica dei Campi Flegrei sono stati individuati presso alcune cave sul territorio del Comune di Quarto. Da subito il Comune ha dichiarato pubblicamente di volersi opporre a questa decisione. Il Sindaco Secone ha avuto mandato da parte di tutti i gruppi politici, affinché desse vita ad una serie di manifestazioni pubbliche per informare la cittadinanza, in gran parte ancora all’oscuro di ciò che sta per accadere. Proprio per questo motivo, ieri mattina è stato indetto un consiglio comunale straordinario, aperto a tutti e durante il quale sono emersi i numerosi no, da parte di tutti gli intervenuti, dai comitati cittadini fino ad arrivare alla curia, che nelle vicinanze di uno dei siti scelti per la discarica, aveva intenzione di realizzare un santuario.
«Noi non ci fermeremo in questa nostra battaglia civile per tutelare il territorio quartese, che è stato violentato in questi anni dalla vicina discarica di Pisani e di Giugliano e dallo sversamento abusivo nelle cave di via Spinelli” ha detto il sindaco Sauro Secone, che ha continuato il suo intervento esplicitando i vari motivi per i quali il comune flegreo mal si presta ad ospitare una discarica, primo fra tutti quello della mancanza del ricambio d’aria nel pianoro quartese, che porterebbe alla creazione di una situazione di “aria stagnante”, che mal si concilierebbe con lo svolgimento della vita quotidiana della cittadina. Inoltre va sottolineato che i territori scelti, sono stati anche in passato oggetto di inchieste della magistratura, che ha messo sotto sequestro alcune delle cave di località Poggio Spinelli, perché interessate dallo sversamento illecito di rifiuti da parte della criminalità organizzata (non a caso una delle cave è detta dei Casalesi e i vecchi abitanti del luogo ancora ricordano il rumore dei camion che venivano a scaricare di notte). Ad aggravare ancora di più la situazione è il terrore dei proprietari terrieri delle zone circostanti, dell’eventuale inquinamento della falda freatica, con conseguenze devastanti per le coltivazioni. Oggi pomeriggio un gruppo di cittadini afferenti ad alcune associazioni operanti sul territorio quartese, ma anche liberi cittadini, si sono riuniti davanti ad una delle due cave, dando vita al Comitato antidiscarica di Quarto ed hanno iniziato a delineare le linee guida per le iniziative da intraprendere, prima fra tutte la sensibilizzazione della popolazione attraverso gazebo informativi e volantinaggio. Ed è già stata stabilita la data della prima uscita pubblica, sabato prossimo ventinove gennaio, il comitato antidiscarica darà vita ad un corteo pubblico che partirà dal centro della città per concludersi sui luoghi incriminati. Notizie dal fronte: i cittadini non sono stati certo a guardare ed hanno già approntato un presidio presso uno degli ingressi ad una delle due cave che dovrà ospitare la discarica e non sembrano per nulla intenzionati a lasciar il campo ai camion, ne tantomeno alle forze dell’ordine, che sicuramente verranno chiamate in causa per “risolvere il problema”…Come se fossero i cittadini che si oppongono una delle cause maggiori del persistere di questa infinità emergenza.
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