La polizia postale di Napoli, dopo aver ricevuto in pochi giorni oltre tremila denunce per furto di identità online, precisa che i “malware” sono la nuova frontiera del crimine informatico. Il software è in grado di violare in rete le identità di persone comuni, per poter carpire dati sensibili come codici di carte di credito, coordinate bancarie o password.
I malviventi, chiamati in gergo Haker, sono capaci di carpire tramite il furto d’identità password di studenti, professionisti, casalinghe e addirittura anziani. Oggi nulla è impossibile nel mondo virtuale, e Internet, mezzo globale di comunicazione e fonte inesauribile di informazioni, può tradire, arrivando a permettere a scaltri malfattori di prosciugare in poche ore decine di conti bancari.
Il Malware è stato creato per provocare danni gravi ai computer con cui entra in contatto: infatti, una volta all’interno del pc, basta un semplice click, per aprire un link oppure un allegato, ed il malware viene attivato. Questo software, lavora rubando password ed identificativi, che, poco dopo, vengono scaricati dall’ haker. Alcuni software più avanzati, sono in grado persino di leggere in tempo reale ciò che viene scritto dall’utente o peggio, di scaricare dati sensibili non appena acceso il computer.
Furti per acquisti fatti online, accessi a depositi di conto corrente telematici, vere e proprie clonazioni di carte di credito: questi i reati che procurano ogni anno ad ignari cittadini danni per oltre un milione di euro. Nonostante le innumerevoli inizative di contrasto effettuate da gestori di siti e-commerce, la diffusione dei software non accenna a diminuire. Anche Alessandro Siani, noto comico partenopeo, ha denunciato pochi giorni fa alla Polposta un furto di identità. L’attore, accortosi di essere stato “clonato” su Facebook, ha raccontato agli inquirenti che sul “falso” profilo, erano presenti anche foto personali e dati sensibili.
Il software malware, quindi, come un “Grande Fratello” virtuale, è capace di controllare decine e decine di utenti, senza mai poter essere intercettato in tempo. Gli utenti, per difendersi dal furto d’identità possono imparare poche semplici regole: Il primo passo è quello di scegliere un buon antivirus e aggiornarlo costantemente. Il secondo accorgimento, impone di frequentare solo siti ritenuti “sicuri” dallo stesso antivirus. La gestione dei conti online può essere affidata solo ed esclusivamente a siti che dispongano oltre al codice identificativo ed alla password, anche di un generatore di password di terza generazione. Tutto ciò per non rischiare di trovarsi nelle stesse condizioni di tanti napoletani che hanno trovato il proprio conto in banca completamente prosciugato.
Secondo le statistiche, nel 2010 solo il 4% degli italiani si è informato sui possibili rischi del web, proteggendosi adeguatamente. La pirateria informatica nel nostro paese è sottovalutata, tanto che molti utenti continuano a tenere comportamenti virtuali definiti fin troppo “disinvolti”. La poca attenzione al furto d’identità, soprattutto in termini di social network, può essere un errore pagato a “caro” prezzo.
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