In questi ultimi mesi di emergenza rifiuti, la cittadina flegrea è balzata agli onori della cronaca per l’enorme quantità di rifiuti che per settimane son rimasti in strada in attesa di essere raccolti e sversati nella discarica di Chiaiano. Ed a poco sono serviti gli interventi “in grande stile” dell’esercito che in due occasioni ha dato vita a raccolte straordinarie e spettacolari per l’enorme dispiegamento di mezzi e uomini impegnati. Adesso che la situazione sta lentamente tornando alla normalità, esistono ancora punti in cui i cumuli regnano sovrani, i cittadini si stanno interrogando sul da farsi, affinché non si veda più la spazzatura in strada.
Proprio per questo motivo, giovedì 19 gennaio, nell’aula consiliare, l’associazione culturale “Per Quarto”, ha organizzato un momento d’incontro pubblico nel quale fare il punto della situazione, parlare di raccolta differenziata e ciclo dei rifiuti, anche sulla scia delle notizie, poi smentite dalla Provincia, della realizzazione di una discarica in alcune cave di Quarto, miracolosamente dissequestrate a dicembre, dopo che la magistratura stessa ne aveva posto i sigilli, perché utilizzate in passato come discariche abusive della Camorra.
C’è da dire che a Quarto la raccolta differenziata è iniziata nel lontano 2007, pur mantenendosi comunque sempre su livelli molto bassi. All’incontro sono stati invitati sia il sindaco di Quarto Sauro Secone, sia il sindaco di Mugnano, venuto a portare testimonianza su come in due anni circa, la situazione nella sua città sia notevolmente cambiata, grazie alla sinergia perfetta tra amministrazione locale e cittadini che si sono impegnati concretamente affinché gli sforzi fatti non si perdessero nel nulla, raggiungendo livelli di raccolta differenziata che sfiorano attualmente il 70 %. Prima del suo intervento, però è toccato al sindaco Secone rendere conto alla cittadinanza li riunita, sul perché l’amministrazione comunale si sia mossa solamente adesso.
Il discorso del sindaco della cittadina flegrea, è stato molto realista ed ha evidenziato come il suo comune, in totale assenza di risorse economiche proprie (perché già ereditato con una situazione economica totalmente deficitaria), abbia dovuto attendere i tempi tecnici di Regione e Provincia, per ottenere fondi straordinari per poter attrezzare con mezzi adeguati la Quarto Multiservizi, società che dovrebbe occuparsi della raccolta differenziata, anch’essa ereditata dalle precedenti amministrazioni con un passivo da milioni di euro e che attualmente gestisce, con molti disservizi per il cittadino, l’isola ecologica, che da qualche anno lentamente sta crescendo e che potrebbe diventare tra le più efficienti della Campania.
La seconda parte dell’intervento del Sindaco Secone ha affrontato il tema dei costi che tale tipo di raccolta porta a porta ha, rispetto alla raccolta differenziata abituale, fatta con le cosiddette campane posizionate per strada. Il sindaco ha spiegato come lo smaltimento della sola frazione umida, che va trasformata in compost, abbia un costo elevatissimo e tempi di trattamento che si aggirano sui 60 giorni, per il semplice fatto che attualmente in Campania non esista un solo luogo dove portare la frazione umida e si sia costretti ad affidarsi all’unica società che attualmente viene “consigliata” (per non dire imposta) e che porta l’umido in Sicilia, facendo lievitare notevolmente i costi di smaltimento. Nonostante ciò, il Comune, anche su espressa richiesta dei comitati cittadini, ha deciso di avviare il costoso ciclo del porta a porta in via sperimentale in una singola zona di Quarto, a partire dal primo Febbraio.
Restano ancora i dubbi però, da parte dell’amministrazione comunale e dei cittadini su chi gestirà questi rifiuti e se davvero i problemi sono in via di risoluzione, visto che il comparto flegreo non ha ancora una discarica e soprattutto perché il 31 Marzo la discarica di Chiaiano verrà chiusa e se non si troveranno soluzioni in tempi brevi, potremmo ritrovarci nuovamente con le strade invase dalla spazzatura.