Mary Liguori, la giovane cronista de “il Mattino” che, pochi giorni fa, si è occupata del duplice omicidio di San Giorgio a Cremano, ha scoperto tragicamente che una delle vittime era suo padre Vincenzo, ucciso da una pallottola vagante nella sua officina. Il vero bersaglio dei sicari era Luigi Formicola, pregiudicato che, da tempo, aveva pagato il suo debito con la giustizia.
Mery ricevuta la solidarietà di amici, colleghi e rappresentanti delle istituzioni, ha detto, in lacrime “Mio padre lavorava da 30 anni come meccanico, era stimato da tutti e quando è stato colpito ancora le mani sporche di grasso”.
Gli inquirenti proseguono le indagini e vagliano ogni pista, anche se, purtroppo, a San Giorgio a Cremano, come in tante altre zone di Napoli e provincia, regna un clima di silenzio e di omertà. Al vaglio degli inquirenti vi sono diverse piste e bisogna ricostruire, in maniera attendibile la dinamica della sparatoria. Vincenzo Liguori, è stato raggiunto da un solo colpo al torace: questo ha accertato l’esame autoptico.
Si cerca di individuare la zona di provenienza dei due sicari e chi abbia dato l’ordine della feroce esecuzione. I carabinieri di Torre Annunziata, stanno visionando le immagini delle telecamere a circuito chiuso installate nell’area circostante via San Giorgio Vecchio. Purtroppo la videocamera posta a pochi passi dall’agguato, era fuori uso da tempo. I magistrati della Direzione distrettuale antimafia parlano di un tipico regolamento di conti di stampo camorristico.
Si scava sulla personalità di Luigi Formicola, sulle sue attività svolte a San Giorgio e sui suoi contatti. Si pensa che il Formicola stesse tentando di crearsi uno spazio autonomo approfittando di un vuoto creatosi nella zona compresa tra Ercolano, Portici e la periferia orientale di Napoli. San Giorgio a Cremano è, infatti, dopo la distruzione del clan degli Abate, soprannominato “il clan dei cavallari” è infatti, un territorio di conquista.
Sicuramente la parte alta di Via San Giorgio Vecchio, al momento dell’agguato, era piena di gente e qualcuno ha visto e ricostruito la dinamica del duplice omicidio
Mary, la giovane cronista de “Il Mattino” si appella a chi ha assistito al duplice omicidio perchè possa testimoniare agli inquirenti quest’ennesimo tragico fatto di Camorra in cui è morto suo padre, un lavoratore innocente.
I commenti sono chiusi.