L’ Ospedale Cardarelli di Napoli, nelle ultime due settimane, sembra sembra aver azzerato la disponibilità di Posti letto e barelle sistemate lungo i corridoi del fabbricato a causa della dilagante epidemia influenzale . Gli ammalati di Napoli e provincia, vista la momentanea indisponibilità del principale presidio ospedaliero campano, sono stati dirottati verso altri presidi cittadini.
Secondo le prime stime, sembrano siano oltre 26mila i contagiati nell’ultima settimana.I bambini,gli anziani e persone con patologie croniche sembrano essere i piu’ colpiti, secondo le proiezioni diffuse dall‘Istituto Superiore di Sanità. Franco Paradiso, direttore sanitario del presidio Cardarelli parla di: “totale saturazione della capacità ricettiva, sia ordinaria che straordinaria” e attualmente ha deciso di dirottare alcune ambulanze verso altri ospedali, per far fronte ai bisogni di tutti gli ammalati, non solo quelli designati al Cardarelli.
Paradiso, parla dei disagi di questi giorni: “Stiamo cercando di ridurre al minimo le problematiche, ma sarà necessario valutare la direzione strategica da adottare per sospendere i ricoveri programmati non solo nelle medicine ma anche nelle altre branche che possono aiutare a decongestionare l’ospedale dalle barelle“.
I centralini del 118 sono in tilt per quattro grandi focolai e l’emergenza più grave riguarda i ricoveri: le barelle in dotazione alle ambulanze a causa del “tutto esaurito”finiscono per essere «requisite» nei pronto soccorso.
Le ambulanze, restano, in media, per due ore con il paziente all’interno dell’autosoccorso, in attesa di poter effettuare il ricovero e ripartire per un altro intervento. E alla centrale operativa i medici sono costretti a dire per i codici rossi: “Se potete, accompagnate il paziente direttamente in ospedale”.
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