Non ce l’ha fatta Federica Iacono, la quindicenne travolta da un autobus in Via Montagna Spaccata, nei pressi di Pianura. I medici, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi ed il delicato intervento durato circa dieci ore al San Paolo, non sono riusciti a salvarle la vita.
L’incidente,avvenuto pochi minuti dopo le sette, a bordo di un autobus della linea C12 dell’ANM(Azienda Napoletana Mobilità), coinvolge Federica, che, in fase di discesa dall’automezzo,sembra sia rimasta incastrata con lo zaino tra le portiere, scivolando pochi istanti prima della partenza del bus. L’autista, accortosi della gravità della situazione grazie alle urla degli amici della ragazza, interviene prontamente,coinvolgendo un collega, che proprio in quel momento transitava sul posto con il suo automezzo. I due, una volta allertati i soccorsi, sono riusciti temporaneamente a fermare la forte emorragia che devastava la gamba di Federica, grazie ad una cinghia.
Tempestivo il trasporto in rianimazione, dove, nonostante i gravissimi danni da trauma addominale e lo sfondamento del bacino, i medici tentano un disperato intervento durato oltre dieci ore. L’autobus, posto sotto sequestro dagli inquirenti, pare sia sprovvisto di sistemi di sicurezza come “fotocellule” e martelletto di sfondamento vetri.
Queste le parole di Antonio Simeone, presidente dell’ANM, dopo aver appreso la notizia del decesso di Federica: “Siamo profondamente addolorati per l’accaduto, è stata una tragica fatalità. Ci sentiamo, come uomini e genitori, sensibilmente vicini alla famiglia di Federica.”
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