In Italia, dopo la contaminazione di diossina ritrovata nei mangimi tedeschi, sono stati attivati i primi controlli su tutta la catena alimentare di uova e pollame.Il ministero della salute ha affidato agli Uvac il controllo delle importazioni.
Gli Uvac raggruppano 17 uffici periferici che hanno il compito di vigilare sulle merci di provenienza comunitaria. A Napoli, a causa di un incendio divampato, il 15 dicembre scorso, nella sede del Pif (Porti di ispezione frontaliera), non è possibile , attualmente, grarantire controlli a campione. L’incendio ha interessato anche altre attività quali la Filt-Cisl marittimi,la societa armatoriale Giuffrè e Lauro, la casa di spedizione Carlo Insarauto, il trasportatore Luise e la redazione napoletana “dell’Informatore Navale”. I lavori, all’interno dell’edificio, vanno a rilento: gli operatori denunciano seri problemi al livello respiratorio e sono costretti ad impiegare le mascherine. Si lavora per due o tre ore al giorno e i danni economici sono notevoli.
La diossina ha impregnato le pareti degli uffici e del corridoio e l’ufficio per l’ispezione frontaliera è, al momento inattivo. A Bruxelles oggi è previsto un importante appuntamento della Commissione sulla Sicurezza della Catena Alimentare. I rappresentanti tedeschi devono illustrare le azioni adottate nel loro paese per fronteggiare il rischio diossina. il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, dopo il vertice romano, ha affidato, ai Carabinieri del N.A.S. ed alle Regioni, un ulteriore controllo sulle importazioni relative alla catena alimentare.