Natale, Capodanno, Epifania: le feste che dovevano portare ossigeno ai pescivendoli al dettaglio di Pozzuoli non hanno risposto alle aspettative. E’ dal 2004, da quando fu rimosso dalla megastruttura di cemento, che il mercato ittico di Via Fasano registra un declino inarrestabile.
La denuncia degli operatori ittici è forte e chiara: “da quando ci hanno spostato, il mercato non va piu’ bene perchè siamo all’aperto e gli amministratori pensano solo ai fatti loro“. La lingua batte dove il dente duole e la maggioranza dei cittadini si lamenta, a ragione, di chi dovrebbe pensare a risolvere i loro problemi invece di andare a braccetto con i soliti noti che hanno messo e mettono le mani sulla città. ” Il mercato deve stare vicino al mare. Prima stavamo al coperto e avevamo il parcheggio per le auto. Oggi, invece, stiamo allo scoperto e non abbiamo nemmeno il parcheggio“.
In queste poche parole c’è il vero problema dei pescivendoli puteolani “ghettizzati” in poco meno di sessanta gazebo e con le griglie sull’asfalto per far defluire l’acqua. “Vogliamo tornare alla struttura che avevamo prima e, se questo non è possibile, chi stà al comune deve ascoltarci, deve darci una struttura adeguata al centro di Pozzuoli“. Ma la risposta di chi stà al comune sembra ancora piu’ penalizzante: Circola la voce che vogliono sfrattarli addirittura alla “Schiana”, a sei chilometri di distanza.
Il progetto Waterfront che dovebbe riqualificare la costa di Pozzuoli, esige il sacrificio della principale e tradizionale attività del capoluogo flegreo: la vendita del pescato. Gli operatori del mercato ittico di Via Fasano chiedono di continuare a vivere onestamente seguendo una radicata tradizione di famiglia. “Vogliamo che la struttura di Via Fasano ritorni a norma“. a questa richiesta si risponde di lasciar perdere perchè non bisogna mai disturbare i manovratori, altrimenti si rischia di morire.
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