Lunedì, nel tardo pomeriggio, in Via Cirillo, nella tabaccheria “Aliperta“, si è consumato un tragico conflitto a fuoco tra due giovani rapinatori ed un poliziotto fuori servizio. Antonio Fontanarosa e Alessandro Diana, i due giovani malviventi, irrompono, armi in pugno nella tabaccheria intimando la pronta consegna del contante. Il Rottweiler dei titolari abbaia minaccioso, ma viene ferito da un rapinatore.
A questo punto, il poliziotto amico degli Aliperta, si qualifica e punta l’arma contro un rapinatore, ma, vistosi a sua volta preso di mira, spara ferendoli entrambi. Mentre il diciottenne Alessandro Diana è fuori pericolo, Antonio Fontanarosa, non ancora maggiorenne, è deceduto stamane al “Loreto Mare”. Colpito alla testa era inoperabile perchè il foro di entrata del proiettile era alla nuca.
Il poliziotto ha sparato alle spalle? Mentre la dinamica dell’episodio è al vaglio degli inquirenti va rilevato come Antonio, fin da bambino avesse intrapreso la strada senza ritorno della rapina percorsa già dai suoi familiari. Il padre venne ucciso da un carabiniere durante un colpo alle Poste di Miano e il fratello Ciro, sedicenne che voleva mettersi in proprio, fu freddato da un killer del Clan del Vasto.
A quando l’ennesima morte di un giovane senza futuro in una città che non offre piu’ prospettive occupazionali “certe” e che in buona parte è in balia della malavita?
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