Il san Gennaro del futuro protrebbe essere un cyborg?
Non, non sono impazzita leggete questo articolo e scoprite il perché di tale affermazione!
Diamo intanto una rispolverata alla figura del santo napoletano di cui tanto sentiamo parlare ma di cui forse molto poco sappiamo.
Per non parlare del mistero del miracolo del sangue…
Chi è San Gennaro?
Nasce a Caroniti nel 272 e muore a Pozzuoli nel 305 fu un vescovo ed un martire e viene venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È il patrono principale di Napoli, nel cui Duomo sono custodite due ampolle contenenti una sostanza allo stato solido, che la tradizione afferma essere sangue del santo, e che si liquefa tre volte all’anno.
Perché fu consacrato?
Nel IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano,
Gennaro era il vescovo di Benevento e si recò insieme allettore Desiderio ed al diacono Festo in visita ai fedeli aPozzuoli. Il diacono di Miseno Sossio, volendo recarsi ad assistere alla visita pastorale, fu invece arrestato lungo la strada per ordine del persecutore Dragonzio, governatore della Campania. Gennaro insieme a Festo e Desiderio si recò allora in visita dal prigioniero, ma, avendo intercesso per la sua liberazione ed avendo fatto professione di fede cristiana, furono anche essi arrestati e da Dragonzio condannati ad essere sbranati dagli orsi nell’anfiteatro di Pozzuoli. Il giorno dopo, tuttavia il supplizio fu sospeso e fu successivamente commutato in decapitazione.
Condotti nei pressi del Forum Vulcani furono effettivamente decapitati nell’anno 305. Gli Atti affermano che nel luogo del supplizio sorse una chiesa in ricordo del loro martirio, mentre il corpo di Gennaro sarebbe stato sepolto nell’Agro Marciano e solo nel V secolo traslato dal duca-vescovo di Napoli Giovanni I nelle Catacombe di San Gennaro.
Quando accade per la prima volta il miracolo della liquefazione del sangue del santo?
Pare che la prima volta che si sarebbe liquefatto il sangue di san Gennaro risalga ai tempi di Costantino I quando il vescovo Severo trasferì le spoglie del santo dall’Agro Marciano, dove era stato sepolto, a Napoli. Durante il tragitto avrebbe incontrato la nutrice Eusebia con le ampolline del sangue del santo: alla presenza della testa, il sangue nelle ampolle si sarebbe sciolto.
Secondo invece altre fonti (Chronicon Siculum) il fatto risale al 1389: nel corso delle manifestazioni per la festa dell’Assunta di quell’anno, vi fu l’esposizione pubblica delle ampolle contenenti il cosiddetto “sangue di san Gennaro”. Il 17 agosto 1389 vi fu una grandissima processione per assistere al miracolo: il liquido conservato nell’ampolla si era liquefatto “come se fosse sgorgato quel giorno stesso dal corpo del santo”.
Oggi le due ampolle, fissate all’interno di una piccola teca rotonda realizzata con una larga cornice in argento e provvista di un manico, sono conservate nel Duomo di Napoli. Delle due ampolle, una è riempita di 3/4, mentre l’altra più alta è semivuota poiché parte del suo contenuto fu sottratto da reCarlo III di Borbone.
Tre volte l’anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l’ottava delle celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre), durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall’arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro.
Ed ora scopriamo la versione futuristica di questo santo secondo gli studenti.
Nella scuola Comix di Napoli gli allievi sono stati invitati a dare una rappresentazione della Partenope del futuro: troviamo perciò Gundam col berretto di pulcinella a guardia del Maschio Angioino e San Gennaro versione cyborg.
Tutti questi disegni confluiscono nel calendario 2011 diretta dal vulcanico Mario Punzo. «È un regalo che facciamo agli allievi e ai professionisti del settore in Italia». Disegni della Napoli futuribile firmati, tra gli altri, da Fabrizio Fiorentino e Marilina Ricciardi. Special guest il cartoonist Daniele Bigliardo.