Il “Punteruolo rosso”: così è volgarmente chiamato l’insetto che sta decimando le palme piantate a Napoli.Questo coleottero, dell’ordine dei coleoptera, nel linguaggio scientifico è indicato come “Rhynchophorus Ferrugineus “.
Sbarcato in Italia nel 2005 da palme infette provenienti da Acireale, ha subito mostrato il suo effetto distruttivo determinando la “moria delle palme” non solo a Napoli, ma anche in tutto il Sud Italia.
Il Rhynchophorus Ferrugineus attacca direttamente il cuore della palma,e lascia intatta la corteccia: la pianta non riesce a difendersi perchè muore dall’interno. La nostra Regione, dal 2008, ha finanziato due sperimentazioni contro il Punteruolo Rosso ma, purtroppo, senza alcun esito.Napoli sembra essere spoglia senza le palme: esse non sono autoctone, ma furono importate dall’Africa a fine Ottocento-inizio Novecento. I Napoletani osservano intristiti i tronchi morti perchè anche le “palme incappucciate” sono state tagliate : a Viale Augusto, Via Marina, Via Acton, Viale Elena, l’odierno Viale Gramsci, sono poche le palme superstiti. La Villa Comunale è un cimitero di palme e, a “Piazza Vanvitelli“, anche la famosissima palma, immortalata da tanti fotografi locali e stranieri, è stata abbattuta.
Non si sa se il Comune voglia piantare nuove palme o cambiare “stile” alla città. I danni ambientali ed economici sono ingenti: per ripiantare una palma occorrono 20.000 euro, per abbatterla circa 1.000. I cittadini auspicano un intervento immediato perchè Napoli, continuando di questo passo, rischia di conservare solo il verde dei semafori.
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