Bruno Montagna ci presenta una mostra d’immagini storiche rielaborate semplicemente spettacolare.
La mostra (curata s’intitola da Luciano Garofano, organizzata dall’assessorato alla Cultura e al Turismo della città di Capri) s’intitola «Capri in 3D – Immagini d’epoca in mostra» trattasi d’immagini d’epoca dell’isola azzurra in mostra nell’ultramoderna versione tridimensionale.
Nell’intero periodo delle festività è imperdibile una visita all’esposizione che rappresenta un fantastico viaggio nella storia di Capri. E’ stata allestita presso la sala mostre del centro caprese «Ignazio Cerio».
Nell’incantevole cornice dell’antico palazzo Vanalesti, sono esposte 30 foto d’epoca, trasformate con un particolare metodo grafico dalla 3D Bruno Studio’s di Bruno Montagna, che guidano i visitatori in un suggestivo percorso nella storia di Capri.
Per la prima volta si ha la possibilità di ammirare particolari scorci dell’isola in un’ottica tridimensionale grazie agli speciali occhiali per anaglifi, forniti ai visitatori, incredibile è la sensazione di entrare nell’immagine e intensa l’emozione d’impossessarsi di ogni minimo dettaglio osservato.
Molti i vip presenti a Capri in questo periodo di festività che non hanno fatto mancare la loro visita alla mostra: non ha saputo rinunciare all’emozione d’indossare gli occhialini e ammirare la Capri tridimensionale anche il cantautore Tony Renis.
Curiosità sul palazzo Vanalesti:
Insieme al palazzo Arcucci ed al Palazzo Farace fa parte del complesso edilizio chiamato, fino al Seicento, le “case grandi” con cui si distingueva l’edilizia signorile dalle modeste case d’abitazione di origine medioevale che si sviluppano lungo le strade adiacenti.
I palazzi erano originariamente collocati nei pressi di una porta urbica, come lascia supporre l’appellativo di “case grandi a porta” degli antichi documenti notarili. Il complesso edilizio formato dai suddetti palazzi, Arcucci, Farace e Vanalesti, era di proprietà del capitolo della cattedrale. Alla fine del ‘700 i tre palazzi passarono di proprietà ai Feola, e, nel 1842, dopo la morte di Giuseppe Feola, il palazzo Farace e il palazzo Vanalesti andarono in eredità a Giovan Pietro e Pasquale Cerio. Attualmente il palazzo Vanalesti ospita la biblioteca del Centro Caprese Ignazio Cerio.