Dal napoletano giungono continue notizie sui danni collaterali della notte di San Silvestro. Accanto alle vittime dei botti proibiti, che affollano gli ospedali fin dai primi minuti dell’ inizio dell’ anno, il dramma di Crispano ed altre tragedie sfiorate solo per fortuna.
Venti minuti dopo l’uccisione di Carmine Cannillo, a pochi chilometri di distanza, la morte sfiora Marco Pagano, padre di tre figli, in vacanza dai suoi familiari, ad Afragola.
Sceso in strada insieme ad uno zio per accendere i fuochi d’artificio, l’uomo si accorge della continua caduta di petardi dai piani alti e tenta di schivarne l’effetto deflagrante. Il Pagano centrato in pieno da un’auto lanciata a folle velocità in via Duca D’Aosta, ora è ricoverato in terapia intensiva al “San Giovanni Bosco” di Napoli. L’impatto è stato violentissimo e l’uomo è in prognosi riservata per le fratture multiple scomposte alle costole, una delle quali gli ha perforato il polmone.
Il Pagano non è in pericolo di vita,ma i sanitari non sciolgono ancora la prognosi. La mamma di Marco, che insieme ai tre nipotini era affacciata al balcone ha rilasciato alla stampa questa drammatica testimonianza : “Ci siamo affacciati su una nube enorme di fumo, la strada sottostante era invisibile. A un tratto abbiamo sentito un tonfo. Ed ho ho visto mio figlio schizzare fuori dal muro di fumo,proiettato come una bambola verso l’alto. Un scena orribile, mi sono sentita mancare”.
Il Pagano, sbalzato in aria, dopo un volo di dieci metri e la caduta sull’asfalto, è stato prontamente soccorso dallo zio.
“Mio nipote,immobile senza conoscenza, respirava aria e bolle di sangue. L’ho adagiato sui sedili della mia auto, e siamo subito partiti verso l’ospedale. È stato un percorso di guerra: la mia auto durante il tragitto sembrava un bersaglio mobile.Sull’auto arrivava di tutto: cipolle, tracchi e persino stoviglie, nonostante avessi il fazzoletto fuori dal finestrino e il clacson a tutto volume. La gente sembrava impazzita”. La tempestività dei soccorsi, l’immediato ricovero in ospedale hanno evitato all’uomo una morte per soffocamento, viste le gravissime lesioni all’apparato respiratorio.
I carabinieri di Casoria, sono alla ricerca del pirata della strada e sperano in qualche testimone oculare che possa completare i particolari della dinamica dell’incidente e descrivere marca,colore e modello della vettura.
Poche ore dopo,In via Leopardi, I Carabinieri hanno trovato tre auto lasciate in sosta distrutte dalle fiamme: gli inquirenti credono che una di queste sia la vettura che ha investito il Pagano e, nei prossimi giorni effettueranno le verifiche del caso.
I commenti sono chiusi.